Descrizione
Grazie all’introduzione della fruizione di pasti “a consumo”, che ha sostituito il precedente sistema “forfettario”, ad una rimodulazione delle tariffe, alla gestione del servizio attraverso un’applicazione e ad un sostanziale recupero dei crediti pregressi, il Comune di Levanto è riuscito ad attuare una politica di contenimento dei costi della refezione scolastica.
Nel 2022, infatti, il bilancio dell’attività svolta dal centro di produzione pasti di via Martiri della libertà, che serve 315 studenti tra scuola dell’infanzia (79) e scuola primaria, ha registrato un introito complessivo di circa 91 mila euro (negli anni precedenti si era attestato sui 70 mila euro), a fronte di una spesa annuale di 150 mila euro.
“È stata un’operazione articolata, che ci ha visto agire rapportandoci costantemente con le famiglie che usufruiscono della mensa scolastica per i figli, che hanno compreso e apprezzato lo sforzo di coniugare il mantenimento della qualità del servizio offerto dal centro comunale di produzione pasti, un’eccellenza nel panorama regionale, con la necessità di ottimizzare i costi - spiega Federica Lavaggi, assessore all’Istruzione - L’attivazione della gestione informatizzata del servizio a partire dall’anno scolastico 2021/2022 ha inoltre fornito risultati soddisfacenti ed è stata accolta positivamente dai genitori degli alunni. Il portale informatico rende infatti possibile una verifica puntuale dei pagamenti sia da parte delle famiglie che degli uffici comunali. Inoltre, l’introduzione del pagamento dei pasti ‘a consumo’ permette, in caso di assenza dell’alunno, un risparmio sul costo del pasto non usufruito, non altrimenti attuabile in caso di pagamento di tipo ‘forfettario’”.
Gli utenti concorrono al costo per la fruizione del servizio mediante il pagamento di quote stabilite dalla giunta comunale in ragione delle condizioni economiche risultanti dalla certificazione Isee in corso di validità, secondo le fasce di reddito.
Il servizio è gratuito fino a 6.500 euro di reddito Isee. Pagano invece 2,60 euro a pasto i titolari di reddito tra 6.500 e 10.000 euro; 3,50 euro a pasto per Isee tra 10.000 e 13.000 euro; 4,60 euro a pasto con Isee superiore a 13.000 euro.