Descrizione
È iniziata anche a Levanto, con un sopralluogo dell’amministrazione comunale e della “Levante multiservizi” lungo tutto l’arenile, la verifica dei danni provocati dalle violente mareggiate che si sono abbattute sulla Liguria la scorsa settimana.
La situazione venuta alla luce dopo che le onde si sono ritirate dalle spiagge ha confermato la gravità che si era immediatamente percepita, sia per quanto riguarda le strutture pubbliche che quelle private.
Pesanti i colpi inferti alla diga di Vallesanta, nuovamente bucata in più punti e abbassata dallo scivolamento dei massi.
Nell’area nautica si sono verificati danni agli impianti elettrici e idrici, alla pavimentazione, al terrapieno e alle recinzioni nelle zone di alaggio e varo delle imbarcazioni, oltre l’allagamento dei box al piano terra.
Praticamente distrutti gli scali in legno per i natanti nell’area gestita dal Dopolavoro Ferroviario, che ricade nel Comune di Bonassola. Qui il Comune di Levanto è intervenuto concedendo ai soci di riparare le proprie imbarcazioni nell’area levantese di Vallesanta.
Le spiagge al centro e a ponente del golfo sono state colpite a tal punto da far riemergere i grossi massi che negli anni ’60 erano stati posti a difesa della linea ferroviaria, e che col tempo erano stati sommersi dalla sabbia e dalla ghiaia che aveva dato vita agli arenili.
Tra il camminamento in cemento che costeggia l’ex viadotto e la spiaggia sottostante si è formato un salto di circa tre metri.
Anche gli accessi al litorale sono stati gravemente danneggiati.
Piazzetta Agnelli (l’area in cui trovano posto in estate le cabine dello stabilimento Casinò) è stata invasa dalla sabbia, che gli operai del Comune hanno già proceduto a rimuovere. Così come il mare ha accumulato sulle spiagge grandi quantità di legna e detriti, che dovranno essere oggetto di un radicale intervento di pulizia.
Duramente colpiti anche gli stabilimenti balneari, sia dall’impatto delle onde che hanno distrutto le infrastrutture, sia dall’erosione dei piloni sui quali poggiano cabine, chioschi e bar.
“In una situazione di generale devastazione della costa ligure - dice il sindaco, Luca Del Bello – ora è innanzitutto indispensabile che il governo riconosca lo stato di emergenza proclamato dalla Regione. Dobbiamo essere messi in grado di agire immediatamente per risollevarci prima che ricominci la stagione turistica”.
Al di là degli indispensabili interventi di routine per ricostruire le infrastrutture danneggiate e di ripascimento degli arenili erosi dal mare, il sindaco indica l’opera prioritaria per la cittadina rivierasca.
“Per noi è fondamentale accelerare l’iter per la realizzazione di una diga a Vallesanta che abbia realmente una funzione protettiva dell’area nautica, cosa che quella attuale, nata addirittura come ‘soffolta’ per creare un semplice ‘canale di calma’ e male orientata, non riesce ad esercitare. Dobbiamo arrivare ad un progetto cantierabile entro la fine del 2024, per disporre di un’opera adeguata entro l’estate 2025”.
Tra gli argomenti “caldi” anche quello dell’applicazione della direttiva Bolkestein: “In una situazione di emergenza, con stabilimenti distrutti o gravemente danneggiati e la richiesta di certezze per il rinnovo delle concessioni da parte degli operatori che devono impegnare grosse cifre per la ricostruzione delle strutture, non si possono scaricare le responsabilità sui Comuni, che rappresentano l’anello debole della catena istituzionale. Dobbiamo avere certezze su tempi e modi di attuazione della direttiva europea,” conclude il primo cittadino.