Descrizione
Prosegue il sostegno economico del Comune di Levanto alla conservazione dei beni storici e culturali presenti nella cittadina rivierasca e che abbisognano di interventi di manutenzione, restauro e conservazione.
Gli ultimi due interventi riguardano il restauro del “Cristo nero”, il crocifisso ligneo dipinto di origine medievale che la tradizione popolare vuole sia stato trasportato dalle onde sulla spiaggia che chiude il golfo ad occidente del paese rivierasco, che dal momento del prezioso e inaspettato ritrovamento della reliquia prese appunto il nome di Vallesanta, e l’installazione di dissuasori antivolatili sul campanile della Pieve di San Siro, nel borgo collinare di Montale.
Il crocifisso, che alla fine degli anni ’80 aveva già subìto un intervento che aveva portato alla luce due dipinti di colore diverso sotto quello nero, è sempre stato oggetto di venerazione da parte dei levantesi, tanto che si racconta che durante il secondo conflitto mondiale venne portato in processione lungo le strade del paese affidandogli l’ardua missione di fare cessare la guerra.
Dopo un secondo recente restauro, realizzato da Margherita Levoni (“Studio Oberto” di Genova) per conto della “Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia della Spezia” e finanziato con un contributo comunale di duemila euro, è tornato ad essere esposto nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea.
La cella campanaria della Pieve di San Siro (aggiunta alla struttura originaria della torre del borgo di Montale nel XIX secolo) è oggetto di un intervento di manutenzione che impone anche l’installazione di dissuasori che scongiurino l’effetto corrosivo delle deiezioni dei piccioni che ha gravemente colpito il complesso in questi anni e che ha reso indispensabile una bonifica.
“Oltre ad essere due opere di grande valore culturale, storico e artistico, il crocifisso e il campanile rappresentano due simboli per la comunità levantese. Ed è compito di un’amministrazione comunale contribuire a preservare e far conoscere tutti i valori, sacri e profani, che rafforzano l’identità di una comunità” è il commento del sindaco, Luca Del Bello.