Descrizione
C’è anche il Comune di Levanto, insieme a quelli di Sanremo, Ceriale e Zoagli, nel progetto che si è aggiudicato un finanziamento di circa 29 mila euro del ministero dell’ambiente finalizzato alla promozione di attività in favore della protezione dei mammiferi marini e del loro habitat all’interno del santuario Pelagos, l’area del Mediterraneo che si estende per circa 87.500 chilometri quadrati su una parte del Golfo del Leone, l'intero Mar Ligure, parte del Tirreno settentrionale e del mare della Sardegna.
Con l'apporto tecnico dell'istituto Tethys, i quatto Comuni liguri (Sanremo capofila) hanno concorso al "Bando per il finanziamento di progetti nell'ambito della Carta di partenariato dell'accordo Pelagos" emanato dalla “Direzione generale patrimonio naturalistico e mare”: il progetto si è classificato primo tra i diciotto presentati, aggiudicandosi un contributo economico di 28.850 euro.
Tre gli ambiti di intervento del progetto, che ha la durata di un anno: informazione e sensibilizzazione sul Santuario Pelagos, i mammiferi marini in esso presenti e le buone pratiche di prevenzione o di mitigazione degli impatti che gravano sulle specie; attività di educazione e formazione; cooperazione con gli altri Comuni firmatari della Carta.
“Il progetto si propone di coinvolgere le comunità locali liguri e i loro rappresentanti, nonché i visitatori della regione, nella promozione della conoscenza del Santuario e degli obiettivi e delle azioni dell’accordo Pelagos: per sensibilizzare sugli effetti antropici che mettono a rischio gli equilibri e la sopravvivenza degli organismi che lo abitano; per aumentare la consapevolezza dell’importanza della protezione e della conservazione di questo prezioso ecosistema marino – spiega l’assessore all’ambiente, Paolo Lizza – Tutto ciò attraverso la costituzione di un partenariato (un Comune per ognuna delle province liguri per garantire una rappresentanza ampia e un coinvolgimento diffuso) in grado di informare e sensibilizzare cittadini, turisti e portatori di interesse delle comunità locali con iniziative, prodotti e materiali educativi adatti a diverse fasce d'età e coinvolgere adulti, giovani e insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo grado nella trasmissione ai bambini e ai ragazzi le conoscenze acquisite sul Santuario”.