Descrizione
Il gruppo di maggioranza “Levanto insieme” porterà all’attenzione del Consiglio comunale in programma lunedì 24 febbraio, alle ore 18, un ordine del giorno che trasmetta le istanze di agricoltori, allevatori, cacciatori ed enti locali delle aree dell’entroterra e della riviera all’attenzione di Regione Liguria e del “Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste”, al fine di adottare provvedimenti concreti e di ampio respiro per arginare i danni provocati dalla fauna selvatica, rivedere la legge sui risarcimenti e normare in maniera più efficace la disciplina della caccia alla luce della diffusione dell’epidemia di peste suina.
L’iniziativa scaturisce in seguito alle recenti predazioni di branchi di lupi nelle aziende agricole spezzine (un caso anche a Levanto) e al crescente malcontento nelle aziende e nelle comunità locali, manifestato in un incontro tenutosi a Zignago partecipato dai sindaci della provincia, dalle associazioni di categoria, da allevatori, agricoltori, boscaioli e cacciatori, e sfociato nella costituzione di un gruppo di lavoro con l’obiettivo di raccogliere le istanze degli addetti al settore e sottoporle alle autorità politiche competenti.
Tra le emergenze segnalate: branchi di lupi sempre più vicini ai centri abitati; colonie di cinghiali che distruggono colture, prati e foraggi; caprioli che brucano e rovinano le semine; ma anche la situazione dei cacciatori, ai quali la peste suina ha impedito di praticare l’attività con regole che hanno praticamente cancellato la stagione venatoria innescando un aumento della fauna selvatica che, libera da ogni azione di contenimento, esporrà i terreni agricoli ad una vera e propria devastazione.
Nell’ordine del giorno si chiedono quindi soluzioni che vadano oltre gli aiuti economici proposti per risarcire i danni subiti, intervenendo subito con provvedimenti di ampio respiro che consentano anche di rivedere la strategia nazionale sulle aree interne, gestendo questo strumento in modo più incisivo.
Un intervento ministeriale serio e ad ampio raggio, per evitare l’abbandono del territorio, l’interruzione di attività secolari e il cedere il passo al dissesto idrogeologico di intere vallate.
Attraverso questa iniziativa, l’amministrazione comunale levantese intende farsi portavoce delle preoccupazioni manifestate dagli addetti all’agricoltura e all’allevamento, dalle associazioni venatorie e dalle comunità locali, chiedendo interventi urgenti ed efficaci per tutelare le attività produttive e l’equilibrio del territorio.