Imposta di soggiorno, “via libera” della giunta alla rimodulazione delle tariffe

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I nuovi importi in vigore dal 1° gennaio 2024

Data:

09 Novembre 2023

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Descrizione

Con una riunione della giunta tenutasi lo scorso 3 novembre, l’amministrazione comunale di Levanto ha deliberato una rimodulazione delle tariffe relative all’imposta di soggiorno per l’anno 2024, continuando ad articolarle in maniera differenziata tra le varie tipologie ricettive, in modo da tener conto delle caratteristiche e dei servizi offerti e della classificazione prevista dalle normative di settore, in particolare quella regionale.
Le tariffe, che vengono applicate per il pernottamento di ogni persona (salvo alcune eccezioni previste per determinate categorie) fino ad un massimo di tre notti consecutive, sono le seguenti:

  • un euro al giorno per i pernottamenti effettuati in campeggi e ostelli;
  • 1,5 euro al giorno per i pernottamenti effettuati in strutture ricettive alberghiere e villaggi turistici classificati fino a due stelle, in agriturismi, bed and breakfast, case e appartamenti per vacanze, affittacamere, case per ferie, appartamenti ammobiliati ad uso turistico;
  • due euro al giorno per i pernottamenti effettuati in strutture ricettive alberghiere e villaggi turistici classificati oltre due 2 stelle.

Sono esenti dal pagamento dell’imposta i minori sotto i 14 anni, gli assistenti ai degenti ricoverati nelle strutture sanitarie levantesi, i genitori di minori degenti nelle stesse strutture sanitarie, gli appartenenti alle forze dell’ordine e ai vigili del fuoco che soggiornano in loco per servizio, gli autisti di pullman e gli accompagnatori di gruppi organizzati dalle agenzie di viaggio con almeno 25 partecipanti, le persone diversamente abili.
L’imposta verrà versata dagli ospiti direttamente ai gestori delle strutture ricettive, che la “gireranno” al Comune entro 15 giorni dalla fine di ciascun bimestre solare.
La destinazione degli introiti annuali dell’imposta (che sarà parte integrante del Bilancio comunale) verrà così suddivisa: almeno il 60% per la promozione dell’accoglienza, la comunicazione e il marketing turistico, anche con accordi sovracomunali finalizzati alla promozione di un’area vasta, o comunque per interventi e servizi ad alta valenza turistica o alla copertura delle spese per eventi e dei costi per l’ufficio di informazione turistica (Iat); un massimo del 40% sarà invece destinato al miglioramento del decoro della cittadina e ad investimenti infrastrutturali con finalità turistiche.


Ultimo aggiornamento

09/11/2023, 10:55

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